Lo Studio Enem, a seguito di approfondita diagnosi energetica del sito interessato (appartamento, casa, azienda) gestisce direttamente gli interventi di riqualificazione energetica scelti in accordo con la Committenza.
Di seguito indichiamo (ad esempio) una serie di interventi per migliorare le nostre case o appartamenti. E' bene conoscere le possibilità che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione e le normative in tema di efficientamento energetico.
1) Coibentazione dell'involucro (pareti e intercaperdini)
La maggior parte delle case italiane costruite dopo gli anni ’50 presenta, nei muri perimetrali, un’intercapedine vuota. Questa caratteristica rende possibile l’isolamento delle intercapedini delle nostre case in modo semplice e veloce. Isolando, ad esempio, una intercapedine di 10-15cm con fibra di cellulosa, otteniamo una riduzione fino all'80% del calore disperso attraverso la muratura dell’intercapedine, impediamo inoltre la formazione di condensa sulla superficie e ostacoliamo la conseguente formazione di muffe.
Il lavoro di isolamento, che può essere svolto dall’interno o dall’esterno, non necessita di ponteggi o attrezzature complesse: si eseguono due serie di piccoli fori (di soli 3 cm) sulla parete e si procede dunque con l’insufflaggio. Generalmente il lavoro è svolto in un solo giorno, dalla mattina alla sera.
Il disagio che ne consegue è minimo. E’ possibile intervenire in case abitate, non interessate a ristrutturazione.
Posa di termointonaco, termorasante o vernice termica nella parte interna delle pareti che danno verso l'esterno e verso zone non riscaldate(vano scala, ascensore):
In alternativa, o qualora non vi siano intercapedini, si può intervenire (ottenendo ottimi risultati) attraverso la posa di un termointonaco, un termorasante o una vernice termica.
Questi composti permettono di isolare le pareti interne dell'appartamento che danno verso esterno o verso altre zone non riscaldate (vano scala, ascensore, ecc).
Isolare le pareti con queste modalità previene la formazione di condensa e muffa, isola travi e pilastri annullando i ponti termici.
2) Riqualificazione energetica del cassonetto delle tapparelle
Per avere un buon risultato energetico bisogna fare attenzione al cassonetto dell’avvolgibile.
Quest'ultimo è un vero e proprio foro che occupa due terzi della sezione del muro, chiuso verso l'interno da un modesto celino di ispezione dello spessore di pochi millimetri.
La tenuta all'aria lungo il perimetro è solo approssimativa ed il foro guidacinghia dove passa la corda per l'avvolgimento mette direttamente in contatto l'ambiente interno dell'abitazione con l'esterno, causando spifferi, perdite di temperatura e passaggio di rumore.
Rappresenta uno dei principali problemi di dispersione termica di un appartamento. La migliore soluzione è rappresentata dalla sua eliminazione con l'inserimento di scuri esterne. Quando questo non è possibile, si può coibentarlo con appositi prodotti isolanti (l'immagine di fianco ne rende l'idea):
3) Serramenti a taglio termico
Nella riqualificazione energetica degli edifici il serramento esterno assume un ruolo estremamente rilevante. Questa considerazione è comunemente nota e molte persone infatti hanno sostituito o sostituiranno le proprie finestre.
Nella scelta del serramento diventa sempre più importante l'aspetto della sua trasmittanza termica, ovvero la sua capacità di trattenere o disperdere calore.
Oggi giorno esistono validi infissi a taglio termico di tutti i materiali (pvc, alluminio, legno) con costi che partono da livelli ragionevoli. E' opportuno, quando si considera giunto il momento della sostituzione degli infissi, scegliere modelli a taglio termico con una trasmittanza inferiore a 2 W/mq K
4) Valvole termostatiche e ripartitori di calore
La nuova direttiva europea, recepita dall'ordinamento italiano, indica l'obbligo dell'installazione delle valvole termostatiche e dei ripartitori di calore entro il 31/12/2016. (prevedendo sanzioni economiche comprese fra 500 e 2500 € annuali a condominio per chi non provvede)
Un sistema centralizzato può essere gestito in modo autonomo introducendo sia la termoregolazione che la contabilizzazione individuale.
Ogni utente può gestire i consumi in base alle proprie esigenze e beneficiare della ripartizione delle spese di riscaldamento basata sui reali consumi individuali.
A livello condominiale, le statistiche dimostrano che si può raggiungere un risparmio medio tra il 20% e il 30%.
5) Impianti di riscaldamento autonomo in pompa di calore
Per sopperire al fabbisogno termico per il riscaldamento invernale, laddove siano previsti sistemi autonomi, oggi la migliore soluzione possibile è quella data dalle pompe di calore e bassa o alta temperatura ad aria o acqua (queste ultime sfruttano sistemi di distribuzione tradizionali come termosifoni, panelli a pavimento o battiscopa radianti).
Sono anche possibili soluzioni “ibride” dove la pompa di calore è coadiuvata da una caldaia a condensazione tradizionale, che interviene solo nelle giornate più fredde dell'anno.
Tali soluzioni sono mediamente più efficienti del 30/40% rispetto ad una caldaia a condensazione tradizionale.
6) Impianti per produzione acqua calda
Laddove la produzione di acqua calda sanitaria viene gestita autonomamente esistono diverse soluzioni.
Nel caso delle scelta di una pompa di calore “ibrida” per il riscaldamento invernale, la caldaia integrata si occupa dell'acqua calda istantanea. Grazie ad uno scambiatore in alluminio, l’acqua calda.
sanitaria viene prodotta con una efficienza fino al 20% superiore rispetto alle caldaie a gas a condensazione tradizionali.
Una scelta più tradizionale, meno efficiente ma economica (e comunque molto più efficiente rispetto al boiler elettrico) è data dallo scaldabagno a condensazione.
Quest'ultimo è un produttore di acqua calda sanitaria di tipo istantaneo per installazione interna con gestione elettronica della temperatura e controllo della portata dell'acqua.
Quando vi è la possibilità di installazione, la soluzione migliore è data, senza dubbio, dal solare termico.
I collettori solari termici sfruttano l'energia del sole per la produzione di acqua calda sanitaria. Necessitano di un accumulo termico che può essere incorporato nella struttura del collettore oppure separato in una unità distinta inserita in un locale tecnico oppure in bagno (dimensioni simili a quelle di un boiler)
7) Illuminazione a LED
Le lampade a LED (Light Emitting Diod) a differenza delle Lampade tradizionali utilizzano solo il 30/40% di energia.
La durata di vita media è di 40.000 h che equivale a 4 quattro volte quella di una lampada tradizionale. Consigliamo, ogni volta che si renda necessario sostituire una lampadina, farlo sempre con nuove lampade a LED.
8) Elettrodomestici a basso consumo
Gli elettrodomestici assorbono la maggior parte dell'energia elettrica consumata in appartamento. A questo proposito, anche a fronte di costi di acquisto lievemente maggiori, si consiglia di sceglierli con particolare attenzione alla classe energetica, soprattutto per quelli di uso costante o frequente (frigorifero, lavatrice e lavastoviglie)
8) Elettrodomestici a basso consumo
Gli elettrodomestici assorbono la maggior parte dell'energia elettrica consumata in appartamento. A questo proposito, anche a fronte di costi di acquisto lievemente maggiori, si consiglia di sceglierli con particolare attenzione alla classe energetica, soprattutto per quelli di uso costante o frequente (frigorifero, lavatrice e lavastoviglie)
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